|
| Emanuele Lo Bue | |
| | Autore | Messaggio |
---|
losanna di Stoccolma carampa-socia
Numero di messaggi : 6091 Età : 58 Località : mar del web Umore : 😁 Data d'iscrizione : 08.05.08
| Titolo: Emanuele Lo Bue Sab Nov 29 2008, 23:26 | |
| Si avvicinano le feste natalizie e tutti noi ci sentiamo più buoni. Il che, tradotto in parole povere, significa che ci sentiamo in dovere di contraccambiare certi inutili regali con altrettanto inutili doni. Che tristezza. Quanti soldi gettati al vento. Soldi che, qualora dovessero arrivare nelle tasche giuste, potrebbero aiutare chi ne ha veramente bisogno infondendo oltremodo speranza coraggio ed un pizzico di serenità. Emanuele ha bisogno di tutti noi, del nostro aiuto, della nostra bontà. Emanuele vorrebbe tornare a sorridere ed a vivere come qualunque altro bambino. Anzi no, Emanuele HA IL DIRITTO di tornare a sorridere ed a vivere come qualunque altro bambino. Aiutiamolo, se solo possiamo.QUI trovi il blog, gestito dalla mamma di questo piccolo grande carabiniere. | |
| | | losanna di Stoccolma carampa-socia
Numero di messaggi : 6091 Età : 58 Località : mar del web Umore : 😁 Data d'iscrizione : 08.05.08
| Titolo: Re: Emanuele Lo Bue Dom Nov 30 2008, 18:37 | |
| dopo la pubblicazione di questo post su Emanuele, ho ricevuto tramite e-mail la seguente lettera da parte di Sua mamma, la signora Eleonora Crespi in Lo Bue. BUONGIORNO SONO LA MAMMA DI EMANUELE LO BUE MIO ANGIOLETTO LE INVIO LA STORIA COSI' HA UN IDEA CHIARA DI QUELLO CHE E' SUCCESSO PICCOLO GOCCE FORMANO GLI OCEANI GRAZIE DI CUORE A CHIUNQUE POSSA AIUTARE IL MIO PICCOLO CARABINIRE UN GRANDE ABBRACCIO ELEONORA.CRESPI 333 2915163 La storia del Piccolo Carabiniere
28 settembre 2000: nasce Emanuele
La storia di mio figlio inizia come quella di tutti i bambini. Nasce da un amore e cresce in una famiglia come tante: mamma, papà, una sorella più grande, i nonni, gli zii.
E’ un bambino come gli altri, un angioletto pieno di vita e di cose da fare. Va a scuola volentieri, a quattro anni comincia a suonare il pianoforte, studia l’inglese, fa karate, gioca a calcio. E’ appassionato di astronomia e legge i libri di Margherita Hack, che lui chiama “la signora delle stelle”.
Da grande vuol fare il carabiniere. L’ha deciso il giorno in cui ha visto il film su Salvo D’Acquisto, quello con Massimo Ranieri. Dice che un carabiniere deve parlare l’inglese per svolgere indagini internazionali e deve essere un campione di karate per combattere contro i nemici. Perciò studia e si impegna al massimo. Tutti i giorni vuole passare davanti al monumento di fronte alla caserma di Cologno Monzese intitolata a Salvo, a due passi da casa nostra. E ogni 23 settembre (anniversario dell’eroico sacrificio di D’Acquisto) e ogni 25 aprile gli porta un mazzo di fiori.
Primavera 2007
Emanuele ha 6 anni. Frequenta la prima elementare. A marzo cambia scuola. Nuovi insegnanti, nuovi compagni. Lui si trova subito bene, è felice.
Studia. Corre la Stramilano. Il 17 maggio farà il suo secondo concerto di pianoforte. Gioca. Legge. A maggio diventerà cintura arancione di karate.
10 aprile 2007: mattina
Mio figlio ha mal di pancia. Viene il dottore e ci consiglia di andare al pronto soccorso.
Ospedale San Raffaele. Pronto soccorso. Attesa. Visita. Attesa. Esame. Attesa. Altro esame. Passano così otto ore.
Emanuele ha paura, è tutto nuovo per lui, non ha mai visto un dottore finora. Si sforza di restare tranquillo, vuol fare l’ometto. Solo lo sguardo impaurito tradisce la sua ansia. Lo tranquillizzo. Si fida di me, purtroppo, sono la sua mamma! Vuol fare il bravo: otto ore di visite e controlli senza un capriccio e senza mai dire no.
Finalmente la diagnosi: appendicite. Bisogna operare. Subito.
Lo accompagniamo in sala operatoria, mio marito e io. Lui ci arriva sulle sue belle gambette sane e forti. Sale da solo sul lettino. E’ impaurito ma non versa una lacrima.
10 aprile 2007: tarda serata
Tutto è pronto. Gli do un bacio. L’ultimo.
Aspettiamo in pediatria. Il lettino è pronto da ore. Nessuno ci dice niente. Preoccupazione. Ansia. Panico!
Ma ecco quattro dottori in camice. Chi sono?
“Signora, abbiamo avuto un problema: 15 minuti senza ossigeno al cervello!”
Cosa? Che vuol dire? Aspettate! Se ne vanno.
Noi non capiamo. Cos’è successo? Un problema! Che problema? Ossigeno? Cervello? CHE VUOL DIRE? Nessuno ci spiega niente. Incubo! Il pensiero si ghiaccia. Poi esplode.
Terapia intensiva
Corriamo al reparto Terapia intensiva. Qualcuno ci ha detto che nostro figlio è là. Ci precipitiamo. Porta chiusa. Suoniamo il campanello. Entriamo: Emanuele!
Intubato. Aghi nel collo, nelle braccia, nelle caviglie. Il torace blu per colpa del defibrillatore.
Nudo, coperto solo da un lenzuolo, livido, martoriato come il Cristo del Mantegna.
E tutti quei rumori, di quelle macchine che lo tengono in vita.
Ricordo che pensavo “speriamo che non l’abbiano lasciato solo e che non abbia sofferto”.
Non mi rendevo conto. Non è possibile! Perché al mio angelo?
Aveva ancora i capelli. Il sabato successivo glieli hanno rasati.
Cos’è successo?
Perché gli sono mancati 15 minuti di ossigeno? Non si sa. Il fatto è che senza ossigeno i neuroni sono morti a grappoli. E da lì è finito e cominciato tutto.
Quattro giorni dopo
Nel pieno dell’incubo!
Devono trapanargli la testa per misurare la pressione endocranica (dentro il cranio) che sale vertiginosamente. Emanuele è in pericolo di vita. Gli asportano d’urgenza la teca frontale, l’osso della fronte. Lo rompono in più pezzi altrimenti il cervello non troverebbe spazio per aumentare il proprio volume. Si sta espandendo, si gonfia, si gonfia, come un pallone e adesso che c’è solo la pelle a coprirlo, sporge all’infuori.
Terribile? Spaventoso? Atroce? Non c’è una parola sufficiente.
Rimarrà così per tanti mesi. In costante pericolo di vita. Continuamente lo sottopongono all’ipotermia, cioè gli abbassano la temperatura del corpo per controllare meglio la situazione. Succede di tutto. Gli fanno anche una trasfusione e gli somministrano farmaci. Molti e molto potenti.
Non scorderò mai più in tutta la vita il suo pianto continuo. Lo sento appena si aprono le porte di Terapia intensiva. E’ l’unico che piange. Lui vuole la sua mamma ma io non posso stargli accanto se non negli orari permessi. Perché ci sono le regole.
28 maggio 2007
Emanuele viene trasferito alla clinica La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco.
Altra sofferenza! Per stargli accanto devo affidare ai miei genitori mia figlia di 13 anni, mentre mio marito vive con me in clinica e passa le notti in un appartamento in affitto. Le spese, e sono molte, a carico nostro.
Emanuele ha la fronte gonfissima perché il cervello è fuoriuscito ormai dalla cavità cranica e non è ancora tornato alle sue dimensioni normali.
Bosisio Parini: clinica di riabilitazione
E’ un mondo a parte. La valle della sofferenza dei bambini. Emanuele piange, piange. Viene alimentato artificialmente con un sondino naso-gastrico, la testa fasciata. Una sofferenza indicibile! Passano i giorni, i mesi.
Gli tolgono le bende. E’ senza capelli, rasato a zero. Una cicatrice immensa, larga un dito. Sembra un’aureola. La pelle tenuta insieme da una cucitura e da graffette di metallo come quelle per i documenti. La ferita è fresca. Ci fanno raccomandazioni, non bisogna toccarla: rischio infezioni. Le medicazioni sono dolorose.
Inizia la fisioterapia, per evitare l’atrofia di muscoli e nervi, e la logopedia, per cercare di recuperare e mantenere la capacità di deglutizione, che per il momento non sembra compromessa del tutto.
Emanuele non fa altro che piangere. Non parla, non ride più, non suona più il piano, non gioca, non studia. Non può più fare niente di tutto ciò che faceva prima di quel 10 aprile maledetto. Gli hanno spezzato le ali della vita!
Non ha più alcun diritto, tranne quello di soffrire e di piangere.
Ogni movimento è sofferenza. Emanuele piange continuamente, forse anche solo per comunicare. Chissà.
Settembre 2007: inizio del mese
Emanuele viene portato di nuovo al San Raffaele. Arriviamo il lunedì alle 15 e facciamo non poca fatica ad organizzarci perché spostare il bambino e coordinare per giorni i vari controlli, i pasti e tutto il resto non è facile.
Mercoledì
Operazione per rimettere al suo posto l’osso autologo, vale a dire l’osso frontale di Emanuele. L’intervento dura tutta la mattina.
Giovedì Giornata tranquilla.
Venerdì
Gli mettono la PEG per l’alimentazione artificiale: un tubicino che attraverso l’addome porta il cibo alla stomaco. Due giorni di vomito a causa dell’anestesia e tantissimi altri problemi. Le informazioni sono latenti.
Lunedì
Torniamo a Bosisio. Io e mia mamma con Emanuele, mio marito a casa con nostra figlia.
Fra fisioterapia, logopedia, alimentazione e tutto il resto si sta in ballo da mattina a sera e anche la notte e bisogna essere in due per darsi il cambio. Perché Emanuele ha bisogno di tutto: quindi non ci possiamo permettere neanche un minuto di disattenzione.
4 ottobre 2007
Inizio uno sciopero della fame per ottenere attenzione e riuscire così a scoprire se c’è un qualche posto al mondo dove possano curare Emanuele e farlo migliorare il più possibile.
Tante promesse e tanto fumo. La realtà è che siamo soli e abbandonati a noi stessi. Tutti si aspettano da noi rassegnazione e pensano senza dircelo “portatevi a casa vostro figlio e arrangiatevi, che tanto così rimarrà per sempre”.
Quando chiediamo informazioni e aiuto tutte le porte ci vengono sbattute in faccia.
Nel frattempo ci alterniamo al capezzale di Emanuele perché anche nostra figlia ha bisogno della sua mamma.
Riesco ad ottenere qualche passaggio TV e qualche articolo. Le cose si muovono. Con l’aiuto di tante persone contattiamo centri europei e americani e raggiungiamo anche un dottore inglese che con un certo farmaco risveglia i pazienti dal coma neurovegetativo. Sotto stretto controllo medico lo proviamo su Emanuele, ma purtroppo non fa effetto.
12 dicembre 2007
Vogliono dimettere Emanuele ma gestirlo a casa sarebbe impossibile, gli spazi non sono ancora adeguati, dobbiamo fare tanti lavori, dobbiamo attrezzarci, c’è bisogno di tante cose. Secondo sciopero della fame: Emanuele rimane a Bosisio.
Passano i mesi. Contattiamo altri centri, riceviamo risposte e informazioni. Finalmente entro in contatto con una mamma italiana che sta curando suo figlio in Florida, negli USA.
Grazie all’aiuto di tanti amici, gente comune che vuole aiutare Emanuele, raccogliamo i fondi necessari per la terapia.
22 Aprile 2008
Partiamo per gli States!
Un volo umanitario, organizzato dall’Aeronautica Militare, ci porta a Fort Lauderdale dove, così come molti altri bambini italiani, Emanuele viene curato: ossigenoterapia (per fornire il “carburante” ai neuroni), fisioterapia intensiva (per stimolare una possibile ripresa), logopedia (per abituarlo di nuovo a mangiare da solo), terapia cranio-sacrale (utile per mantenere la funzionalità del corpo e degli organi interni).
15 Ottobre 2008
Rientriamo, per mancanza di fondi, con un nuovo volo umanitario.
Oggi
Emanuele è a casa. Ha bisogno di ore e ore di assistenza e cura giornaliera, ma le istituzioni, pur facendo del loro meglio, garantiscono solo una piccola parte del necessario. Purtroppo i malati allettati sono numerosi e molti sono bambini.
Noi facciamo di tutto per aiutare nostro figlio, e tante persone comuni, amici ma anche sconosciuti, ci aiutano come possono. Il buon cuore però non basta, ci vogliono fondi. Le esigenze sono moltissime, tutte cose assolutamente indispensabili.
Purtroppo questa è la vita reale.
Emanuele da grande voleva fare il carabiniere e servire la Patria …
SALVIAMO EMANUELE!
Tutti insieme. CONTRIBUITE ANCHE VOI!
Informazioni dettagliate e contatti diretti con la famiglia sul blog WWW.SALVIAMOEMANUELE.BLOGSPOT.COM
C/C 500
intestazione: Salviamo Emanuele
coordinate bancarie: IBAN IT22 D 05584 32970
Banca Popolare di Milano, filiale di Cologno Monzese (MI)
GRAZIE! di cuore famiglia Lo Bue
| |
| | | | Emanuele Lo Bue | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| copyright | Tutto il materiale contenuto in questo sito è protetto da copyright,
pertanto ne è severamente vietata la riproduzione, anche parziale.
Acquaragia non intende oltremodo violare i diritti di proprietà intellettuale di terze persone.
Se ciò nonostante qualcuno ritenesse di esser stato leso nei propri diritti esclusivi può contattare Acquaragia chiedendo la rimozione del materiale protetto.
|
Ultimi argomenti attivi | » Buongiorno 2022Gio Set 15 2022, 09:28 Da marc» Regina Elisabetta IIGio Set 15 2022, 09:24 Da marc» Buongiorno 2020Dom Apr 19 2020, 10:32 Da Lisbona» Comunicazione di servizioDom Apr 19 2020, 00:40 Da Lisbona» Buonanotte 2020Dom Apr 19 2020, 00:11 Da Lisbona» Coronavirus @ Co. Dom Apr 19 2020, 00:05 Da Lisbona» Buongiorno 2013Sab Apr 18 2020, 22:59 Da Lisbona» ho trovato!Gio Mag 09 2013, 15:44 Da marc» Auguri Margot!Gio Mag 09 2013, 15:37 Da Lisbona» Giulio Andreotti 1919 - 2013Mer Mag 08 2013, 15:03 Da marc» Neon Neon - Praxis Makes PerfectMer Mag 08 2013, 14:59 Da marc» 150 auto in due ... Mer Mag 08 2013, 14:51 Da Lisbona» L'anarchia del web?Ven Mag 03 2013, 16:53 Da marc» Videopoker ecc.Ven Mag 03 2013, 16:48 Da Lisbona» gli splendidi quarantenni .. Ven Apr 19 2013, 12:46 Da Lisbona» Royals- LordeVen Apr 19 2013, 10:52 Da marc» Milena Gabanelli for PresidentGio Apr 18 2013, 17:05 Da marc» Nuova sezioneGio Apr 18 2013, 16:55 Da marc» Torta MondrianGio Apr 18 2013, 15:01 Da Lisbona» Bitter Heart - Zee AviMer Apr 17 2013, 17:06 Da marc» Che tragggediaaaaaaaaaaaa!!!Mar Apr 16 2013, 16:09 Da Lisbona» ComunicazioneVen Gen 11 2013, 17:04 Da marc» Buongiorno 2012Lun Dic 31 2012, 09:46 Da Kenobis» Sanremo, la farfalla (....e la patata)Mar Feb 21 2012, 18:04 Da Kenobis» per me è la cipollaGio Feb 16 2012, 11:26 Da marc» I Will Always Love YouMer Feb 15 2012, 17:47 Da marc» Lungi da me Barbie tentatrice ...Dom Gen 22 2012, 15:25 Da losanna di Stoccolma» "foetus-party" ... che roba è? Vogliamo parlarne?Dom Gen 22 2012, 15:20 Da losanna di Stoccolma» Megaupload.com R.I.P.Dom Gen 22 2012, 15:08 Da losanna di Stoccolma» pecorelle o a pecorella?Mer Gen 18 2012, 15:27 Da Lisbona |
Chi è online? | In totale ci sono 135 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 135 Ospiti
Nessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 508 il Ven Set 22 2017, 22:58
|
contatore |
|
La nostra mascotte |
Cari amici il forum, da oggi, ha una mascotte, Ken, un nome a caso, ihih! Ognuno di noi dovrà prendersene cura dandogli da mangiare e giocandoci un pò. Le banane potete trovarle cliccando su more, non dimenticatevene, quando si prende un animaletto con se poi va accudito bene!
|
|