via dall'incubo

...simpatico e scorrevole film se non fosse per la poca credibilità delle scene.


Cioè, se il marito ti minaccia, ti picchia, tenta di ucciderti, tu che fai?
Vai alla polizia, ovvio.
Ma non la "nostra eroina" Slim, al secolo Jennifer Lopez la quale, infrangendo qualunque regola del buonsenso, scappa di casa senza un quattrino e con la figlia al seguito cercando rifugio nelle persone a lei più care e mettendo chiaramente in serio pericolo la loro incolumità fisica.

Al marito Mitch basta poco per rintracciarla, ma lei non si scompone piu' di quel tanto ed tra la polizia ed una nuova fuga predilige quest'ultima.

La decisione di crearsi una nuova vita e nuove amicizie è a dir poco scontata e per un certo periodo tutto par filare per il meglio.

Ma l'arguzia non è evidentemente parte integrante del suo patrimonio genetico ed infatti una telefonata al fedigrafo la riporta agli onori orrori della cronaca.
FINE PRIMA PARTE....fatemi vedere la seconda e poi vi racconto...ammesso che vi interessi ....

Se la prima parte è un inno all'irrazionalità, la seconda è addirittura sbalorditiva nella sua assurdità.

Accantonato il progetto di ricrearsi una nuova vita, la dolce Slim si trasforma in una moderna Rambo e dopo un allenamento intensivo decide di affrontare a tu per tu l'uomo della sua vita non prima di essersi dotata di tutta la piu' moderna tecnologia, cosa che farebbe venir la bile dalla gelosia anche al più tecnologico 007.

Già l'introduzione nella casa del fedigrafo in piena notte raggirando l'allarme è qualcosa di spettacolare, se a questo si aggiunge la ricerca delle armi con un metal detector, la capacità che solo un impiantista puo' avere di modificare parte dell'impianto elettrico, l'installazione di un apparecchio di ultima generazione che neutralizza le chiamate col cellulare verso l'esterno e tante altre piccole accortezze che solo anni ed anni di addestramento possono insegnare, ecco che un banalissimo film si trasforma in un banalissimo thriller.

Da ultimo, ma non meno importante, è la di lei vestizione.
Alla tuta nera attillata tipica di chi è abituato a calarsi con una corda in piena notte nella stanza della cassaforte, si vanno ad aggiungere dei grossi anelli per render ancora più potenti le nocche delle mani, il classico nastro nero per evitare slogature ai polsi, abbondante olio sul collo per renderlo scivoloso e per ultimo un bel paio di scarponi scampati miracolosamente alla Guerra del Golfo.
La conclusione è fin troppo scontata.
L'impari lotta (lei è schifosamente avvantaggiata dal corso intensivo di Karate) si conclude con la dipartita dell'infedele e tutti vissero felici e contenti... più o meno come con Heidi, solo che quest'ultima è meno scontata!!!

(a proposito: martedì sera su Italia1 andra' in onda proprio Heidi )