L'oggetto misterioso ...

no, non è un oggetto per l'agricoltura

e' una bacchetta magica che fa vincere sempre gli altri e mai a me

no no e no
...però Luisa un po' si è avvicinata

e' un fusello accessorio per il tombolo

non proprio (se guardi la forma è leggermente differente) ma ci sei vicinissima

ok los la mia bacchetta magica funziona adesso qualcuno ti rispondera'

rispondi te

attrezzo per togiere e piantare gli spilli

eri piu' vicina prima

attrezzo per lavorare i tappeti

nooooo prima eri piu' vicina

se non sono i fuselli del tombolo e' allora una attrezzo per la tessitura

fuocherello...potrei anche assegnarti la vittoria, ma sarebbe bello scoprire di cosa si tratta effettivamente

Il merletto a fuselli deriva quasi certamente dalla tecnica della tessitura della passamaneria: si usava, infatti, appoggiare il lavoro su un cuscino imbottito ed i fili necessari per tessere bordure e galloni erano arrotolati su asticciole (in genere di legno o di osso; e spesso nei dialetti italiani i fuselli vengono chiamati "legni" o "ossi") e successivamente intrecciati e fissati al cuscino con spilli. La sua origine è incerta, ma si può dire che sia comparso più o meno simultaneamente in Italia e nelle Fiandre a partire dal XVI secolo.

Dal punto di vista della tecnica, è possibile individuare due tipologie di merletto a fuselli: quello a fili continui e quello a pezzi riportati. Nel primo caso, il merletto viene lavorato dall’inizio alla fine con lo stesso numero di fuselli, che può essere anche molto elevato (per alcuni merletti particolarmente complessi possono servire diverse centinaia di fuselli); il merletto aquilano è un esempio tipico di questa lavorazione. Nel secondo caso, le varie parti del merletto sono lavorate separatamente e poi unite; il numero di fuselli può dunque variare nell’ambito della lavorazione, ma in genere non è molto elevato.

Altro elemento fondamentale è il tombolo, cuscino imbottito su cui si fissano il disegno ed i fuselli e da cui lo stesso merletto spesso prende il nome (pizzo a tombolo). La forma del tombolo può essere molto varia: nella maggior parte delle regioni italiane è costituito da una sorta di cilindro o manicotto, in altre zone invece troviamo un cuscino piatto o leggermente bombato (cosiddetto "a testa di fungo"); tipico da questo punto di vista è il tombolo in uso a Sansepolcro.

Si lavora in genere seguendo un disegno sottostante, fissato sul tombolo, su cui i fuselli ed i vari passaggi del merletto sono bloccati per mezzo di spilli. Talvolta, come avviene per il merletto di Cogne, il disegno manca e si lavora liberamente, seguendo l'estro, regolando semplicemente le dimensioni dei motivi ornamentali su elementi del tombolo (nel caso di Cogne, sui motivi quadrettati del tessuto che tradizionalmente ricopre il tombolo).

I fuselli si lavorano a coppie e per eseguire i movimenti di base, da cui originano tutti i punti del merletto (la girata e l’incrocio), servono almeno due coppie di fuselli. Con quattro coppie di fuselli, eseguendo una o due volte la girata e l'incrocio, si ottengono rispettivamente il mezzo punto ed il punto intero, che sono i punti di base del merletto a fuselli.

Il filato è tradizionalmente di lino o di cotone, bianco o avorio; nelle creazioni moderne si usano spesso anche filati colorati e la seta. Una tecnica anticamente in uso che sta suscitando un nuovo interesse è poi quella che prevede l’uso di fili di rame, d’argento o d’oro per la creazione di originali gioielli.

Dal punto di vista dello stile, è possibile individuare una grandissima varietà di motivi, da quelli tradizionali e tipici delle varie zone di produzione, da cui talvolta il merletto prende il nome ( Venezia, Milano, Cantù, merletto Aquilano, merletto di Sansepolcro, per fare qualche esempio) ai disegni moderni, svincolati dalla tradizione, quindi libera, autentica espressione artistica.

ti basta o ti devo mandare anche anche a te delle mutande col merletto

Azzzzzzzzzzzz che cultura

emma ha scritto:

Il merletto a fuselli deriva quasi certamente dalla tecnica della tessitura della passamaneria: si usava, infatti, appoggiare il lavoro su un cuscino imbottito ed i fili necessari per tessere bordure e galloni erano arrotolati su asticciole (in genere di legno o di osso; e spesso nei dialetti italiani i fuselli vengono chiamati "legni" o "ossi") e successivamente intrecciati e fissati al cuscino con spilli. La sua origine è incerta, ma si può dire che sia comparso più o meno simultaneamente in Italia e nelle Fiandre a partire dal XVI secolo.

Dal punto di vista della tecnica, è possibile individuare due tipologie di merletto a fuselli: quello a fili continui e quello a pezzi riportati. Nel primo caso, il merletto viene lavorato dall’inizio alla fine con lo stesso numero di fuselli, che può essere anche molto elevato (per alcuni merletti particolarmente complessi possono servire diverse centinaia di fuselli); il merletto aquilano è un esempio tipico di questa lavorazione. Nel secondo caso, le varie parti del merletto sono lavorate separatamente e poi unite; il numero di fuselli può dunque variare nell’ambito della lavorazione, ma in genere non è molto elevato.

Altro elemento fondamentale è il tombolo, cuscino imbottito su cui si fissano il disegno ed i fuselli e da cui lo stesso merletto spesso prende il nome (pizzo a tombolo). La forma del tombolo può essere molto varia: nella maggior parte delle regioni italiane è costituito da una sorta di cilindro o manicotto, in altre zone invece troviamo un cuscino piatto o leggermente bombato (cosiddetto "a testa di fungo"); tipico da questo punto di vista è il tombolo in uso a Sansepolcro.

Si lavora in genere seguendo un disegno sottostante, fissato sul tombolo, su cui i fuselli ed i vari passaggi del merletto sono bloccati per mezzo di spilli. Talvolta, come avviene per il merletto di Cogne, il disegno manca e si lavora liberamente, seguendo l'estro, regolando semplicemente le dimensioni dei motivi ornamentali su elementi del tombolo (nel caso di Cogne, sui motivi quadrettati del tessuto che tradizionalmente ricopre il tombolo).

I fuselli si lavorano a coppie e per eseguire i movimenti di base, da cui originano tutti i punti del merletto (la girata e l’incrocio), servono almeno due coppie di fuselli. Con quattro coppie di fuselli, eseguendo una o due volte la girata e l'incrocio, si ottengono rispettivamente il mezzo punto ed il punto intero, che sono i punti di base del merletto a fuselli.

Il filato è tradizionalmente di lino o di cotone, bianco o avorio; nelle creazioni moderne si usano spesso anche filati colorati e la seta. Una tecnica anticamente in uso che sta suscitando un nuovo interesse è poi quella che prevede l’uso di fili di rame, d’argento o d’oro per la creazione di originali gioielli.

Dal punto di vista dello stile, è possibile individuare una grandissima varietà di motivi, da quelli tradizionali e tipici delle varie zone di produzione, da cui talvolta il merletto prende il nome ( Venezia, Milano, Cantù, merletto Aquilano, merletto di Sansepolcro, per fare qualche esempio) ai disegni moderni, svincolati dalla tradizione, quindi libera, autentica espressione artistica.

ti basta o ti devo mandare anche anche a te delle mutande col merletto

ok, dopo un simile pippone non posso che assegnare d'ufficio la vittoria a Emma, ma a condizione che mi mandi delle mutande col merletto (ecchecaspita, non ne ho mai avute )

ecco l'oggetto misterioso

ti spediro' questo los ci sono di tuttu le misure

carinooooooooo

lo so fatto con amore

Perche' nessuno ha piu' messo un oggetto misterioso? Adesso lo metto io........ di chi e' questa barba?
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un grande regalo a chi vince!!!!!

ovvio....è di KEN

no ken mi pare ce l'abbia più lunga

allora è la barba di Lalla

mizzicata los ma sempre tu vinci?
ti avevo promesso un regalo
e cosi' sara'.................................
ho pensato dato che ti ho regalato la mutande ho paura che quel gattino ti scappi, quindi ho pensato a un regiseno che funzionasse .....se scappi ti prendo ......


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non so se questo premio me lo merito. Del resto io e Lalla abbiamo gia' avuto modo di incontrarci e quindi per me era facilissimo rispondere a questa domanda (della serie: ti piace vincere facile?).

Vorrei però tranquillizzare gli uomini del forum: dopo che si rade, Lalla è meglio della Monroe

(Ora Lalla me mena!!!)

ma la barba non e' quella di lalla ma quella di ken!!!!!