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 Bianca come il latte, rossa come il sangue

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Femmina
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MessaggioTitolo: Bianca come il latte, rossa come il sangue   Bianca come il latte, rossa come il sangue Icon_minitimeMar Dic 13 2011, 15:18

“Sono nato il primo giorno di scuola, cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni” questa frase non racchiude altro che la trama del libro che, come al mio solito, non racconterò. Posso accennare alla formula, utilizzata dall’autore, che è quella di far raccontare la storia allo stesso protagonista del libro, Leo, giovane studente di sedici anni, un pò come fosse il suo diario personale.

Non sono nessuno per giudicare se il libro è bello o brutto, è riuscito o no, è ben scritto, è studiato a tavolino, non posso dare giudizi su questo, però posso dire che a me è piaciuto, ho apprezzato il contesto attuale in cui è inserita la storia con i riferimenti al mondo dei giovani come facebook, il T9, gli sms, l’Ipod, mi è piaciuto il linguaggio semplice e scorrevole (piuttosto criticato da alcuni), ma del resto non ho mai sentito sedicenni parlare con un linguaggio forbito, a meno che non stiano sostentendo un’ interrogazione orale (ed anche in questo caso è alquanto improbabile), e non mi sembra nemmeno che da questo libro esca un’immagine negativa dei giovani di oggi, tutt’altro direi.

Alessandro D’Avenia, autore del libro, ma anche insegnante, ha capito perfettamente quanto i giovani siano molto più attenti e svegli di quello che questa nostra società sia propensa a concedergli e farci credere. Leo, il giovane protagonista del libro, con i limiti dei suoi sedici anni, ha una buona testa e la sa usare al punto di fare un percorso di crescita, nell’arco di un anno scolastico, che lo cambia e migliora in maniera notevole, grazie anche alle persone che in questo anno sono passate nella sua vita e dalle quali ha saputo prendere ottimi spunti di riflessione per la sua crescita personale. Come mamma di tre ragazzi, non posso che confermare la figura giovanile che scaturisce dal libro, i giovani sanno mettersi in discussione, sanno rimboccarsi le maniche a andare avanti e sono in grado di portare avanti le loro idee, certo, per fare tutto questo, è necessario che non siano abbandonati a loro stessi, la famiglia, la scuola (purchè sane), ecc. sono presenze direi fondamentali. I giovani, se ben motivati, sono in grado di ragionare, riflettere e mettercela tutta.

Ho apprezzato molto che, seppur nella tristezza della storia, non sia solo il dolore l’elemento trascinante nella narrazione, ma che siano presenti anche la gioia, la voglia di vivere, l’allegria e la speranza, il bianco e il rosso, perchè è questo in cui hanno bisogno di credere i nostri giovani … che la vita non è solo sofferenza, che la speranza non va mai persa e che è importante avere un sogno da non abbandonare mai.

Qualcuno ha scritto “un libro adolescenziale per adulti” … credo sia un libro adolescenziale ottimo per tutti. E’ un bel libro che offre a tutti, adulti e adolescenti, ottimi spunti di riflessione e, solitamente, è anche questo che si chiede ad un buon libro.

Citazione :
La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita, anche se spesso costano un lungo viaggio o qualche bastonata. Non rinunciare mai ai tuoi sogni! Non avere paura di sognare, anche se gli altri ti ridono dietro, rinunceresti ad essere te stesso”

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p.s. ecchevelodico a fa? :-)
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