punti di riferimento....

No, pemettimi di dissentire, almeno secondo il mio punto di vista.
Prendere come punto di riferimento in età adolescenziale un amico o un'amica è quanto di più sbagliato possa esserci e te lo dico da ex-adolescente ma soprattutto da mamma.
In età adolescenziale si è troppo volubili e si ragiona essenzialmente d'istinto, troppo spesso con il cuore e molto meno con il cervello.
Avete mai letto il diario di una ragazzina? E non ditemi che non si fa, anche perchè ormai i diari le ragazzine ma pure i ragazzini li pubblicano on line, alla mercè di tutti.

Recentemente ho letto qualche pagina di una ragazzina che riteneva di avere problemi di peso. Questo secondo lo standard che si era imposta, considerando che i dati da lei immessi la classificavano come una ragazzina dalla corporatura assolutamente normale.
Ebbene, i commenti che le arrivavano erano tutti di incitamento al digiuno. Scartando i commenti di persone che non erano evidentemente sue amiche ma semplici blogger, sono rimasti i commenti di alcune ragazzine che lei reputa "vere" amiche, una in particolare credo che fosse la sua "amica del cuore" anche nella vita reale. Eppure anche quest'ultima la spingeva al digiuno spiegandole le migliori tecniche affinchè i genitori non se ne accorgessero.

In tutta onestà non credo di essere entrata in una pagina da "caso limite".

E' vero che da ragazzini la voglia di scoprire, il desiderio di indipendenza, la voglia di ribellione prevalgono sulla ragione, ma io credo che se un genitore ha la costanza di insistere nei propri insegnamenti, qualcosa rimarrà in quelle zucche vuote e forse forse un domani, da grandi, ci diranno "grazie", proprio come io oggi mi ritrovo a dir "grazie" ai miei.
(Per inciso, non ho mai detto loro Grazie in modo diretto, in quanto non fa parte del mio modo di essere, ma i ringraziamenti non si esprimono solo con le parole!).

Concordo sul fatto che erano 'altri tempi' ed il fatto che si aveva maggior soggezione ma soprattutto maggior rispetto nei confronti degli adulti e questo era un punto a favore per chi era preposto all'insegnamento della buona educazione.
Avrei altro da dire in proposito ma ora devo scappare al lavoro

Ciaooo

Nella mia vita il mio punto di riferimento è sempre stato l'amore che mio padre aveva per me, l'unica persona che nel darmi i suoi consigli e pareri lo faceva sempre in maniera disinteressata.
Quando è venuto a mancare ho pensato che con lui fosse finito tutto, poi piano, piano ho cominciato a camminare con le mie gambe tenendo sempre ben a mente i valori che lui mi ha trasmesso, a volte riesco ad averli come punti di riferimento ben saldi, a volte no, però nella mia mente sono sempre ben chiari e so dove andare a pescare nei momenti di difficoltà!

.. e per stare in tema, il mio è sicuramente mia figlia .....

marc ha scritto:

.. e per stare in tema, il mio è sicuramente mia figlia .....

è tornato

Come ha detto shasa anche x me il mio punto di riferimento sono stati i miei genitori..mi sento una persona fortuna x avere loro come genitori,io ho un bellissimo rapporto con entrambi ma soprattutto con mio padre...lui e' stato sempre li a sostenermi ..siamo sempre stati complici..in tutto e x tutto anche se sapeva che quella mia decisione fosse stata sbagliata,mi ha sempre detto amore devi camminare con le tue gambe, nella vita gli sbagli aiutano a crescere...spero solo di poter essere un buon genitore x la mia bambina nn chiedo di piu'....

Kenobis ha scritto:

è tornato

ebbene sì

Kenobis ha scritto:

è tornato

finalmente

Ok allora la conclusione è che per ognuno di noi il punto di riferimento è la famiglia...e le prospettive invece? ne avete? quali? (altrimenti qui si va offtopic alla grande)

Le prospettive intese come aspettative per il futuro sono quelle più ovvie e cioe' che i figli riescano a capire (illusa!!!) almeno in minima parte ciò che giornalmente viene insegnato loro.
Capita spesso (almeno a me!) di sentirmi inadatta al ruolo di genitore o di temere di non fare abbastanza per superare le (in)evitabili barriere generazionali.
Più volte mi sono chiesta se non sia più corretta la tattica della mamma-amica-complice ma forse la scelta del modo di agire dipende anche dal carattere stesso del genitore.
Evidentemente a me viene meglio il ruolo di madre-strunz. Almeno a sentir loro!
Se invece qualcuno di voi dovesse essere riuscito a creare un certo clima di complicità e volesse condividere con me la ricetta, gliene sarei veramente grata )

Ah, naturalmente sono sempre alla ricerca del libro "il genitore perfetto"

Niente ricetta cara Losi...non ce l'ho purtroppo.

Sui figli ci sarebbe da aprire non un thread, ma proprio un FORUM tante sono le cose da dire.

Credo che un pò tutti ci si senta inadatti,ho sempre pensato di esser stata e di essere una pessima madre...ma poi mi dico che ho fatto tutto il possibile per non far mancare nulla a mia figlia,quello che ho fatto l'ho fatto con buonissime intenzioni,quindi non credo di esser condannabile (da me stessa)
Purtroppo il fatto è che cmq si faccia si sbaglia.

Esser amiche no,troppo duri no,mezza botta no...non posso educare mia figlia come hanno educato me perchè sono cambiati i tempi.

Spero che come è capitato a noi capiti anche a loro...spero di esser un punto di riferimento per lei.
Ma ci arriverà...con il tempo.
Spero.

mara ha scritto:

...spero di esser un punto di riferimento per lei.
Ma ci arriverà...con il tempo.
Spero.

di questo ne sono certa.
Cio' che viene insegnato è sicuramente recepito dal subconscio ma la loro voglia di indipendenza e di libertà li rende ribelli gettando la maggior parte dei genitori (io!) nello sconforto.

Io credo comunque che qualcosa riesca ad attecchire e chissà mai che a furia di sedimentare si riesca a trovar posto per ulteriori insegnament.i

losanna ha scritto:

Se invece qualcuno di voi dovesse essere riuscito a creare un certo clima di complicità e volesse condividere con me la ricetta, gliene sarei veramente grata )

Ah, naturalmente sono sempre alla ricerca del libro "il genitore perfetto"

La ricetta perfetta per essere genitori Los non esiste, ognuno di noi un giorno è il genitore migliore del mondo perchè ti ci senti o ti ci fanno sentire, il giorno dopo vale l'esatto opposto, ti fanno sentire strunz o riesci ad essere solo strunz.

Penso che dobbiamo fare affidamento a quello che ci dicono al momento il nostro istinto e il nostro cuore, sicuramente non remeranno contro i nostri figli, inoltrei nell'età dell'adolescenza è molto difficile che loro ci riconoscano qualche merito, lo faranno probabilmente quando anche loro diventeranno genitori e cominceranno a sentire la responsbilità di esserlo e avranno bisogno di condividere preoccupazioni e ansie con qualcuno.

Per quel che riguarda le mie aspettative per il futuro non saprei che dirvi, avevo tanti sogni, tanti traguardi che volevo si realizzassero, niente di particolarmente ambizioso, fondamentalmente sono una persona semplice, ma alla luce di tanti fatti e avvenimenti che ho vissuto negli ultimi anni e il superare il traguardo dei 40 anni, sono cambiata molto, non abbandono l'aspettativa di un futuro roseo e sereno per i miei figli che se lo meritano senz'altro, però, per quel che mi riguarda, sono ancora alla ricerca dei miei traguardi, di me stessa, ho un pò perso la bussola, ma non dovrei averla lasciata tanto lontana, spero.

Per il libro cara Los devo ricordarmi di mandarti "Il manuale dell'imperfetto genitore" te lo avevo promesso e mi sono sempre dimenticata.

Lo leggerò ben volentieri

anzi, poi vi racconterò (su su che potete sopravvivere a qualche altro mio racconto!)

losanna ha scritto:

anzi, poi vi racconterò

non avevo dubbi

strunz

intanto 1 saluto a shasa a marc e a diavolessa......
shasa son contento che da 10 anni a questa parte ci sia 1 punto di riferimento come l'amicizia nella tua vita....poi ci dirai chi è vero?
marc, avrei potuto averlo anche io quel punto di riferimento se la vita matrimoniale mi avesse dato 1 figlio, ma poi è finita che i figli non sono arrivati e la moglie è diventata ex...
comunque mi piace l'idea che 1 figlio possa essere 1 punto di riferimento...ma in questo x me è solo 1 idea, esserlo genitori è senz'altro tutt'altra cosa nel bene e nel male.
diavolessa benvenuta , e grazie di esserci...che dire, se non che come a te ho ancora i miei
genitori, e credimi a 77 anni mi danno ancora del filo da torcere, lo dico simpaticamente perchè sono 2 vispi furbetti che ancora si difendono bene....li amo di 1 amore smisurato, e dal momento che da 4 anni vivo con loro faccio si che l'acqua che sgorga dalla loro sorgente di sapienza mi disseti il piu possibile...non oso pensare al giorno che purtroppo arriverà, x questo gusto questo momento della mia esistenza come se fosse ogni giorno l'ultimo .

anche questo è vero los ma io quell'amico ancora ce l'ho...è colui che mi è stato di amico
fratello e padre quando io con il mio avevo dei limiti di rapporto...oggi a 43 anni riconosco più di allora quanto beneficio ne ho tratto da 1 incontro che x mè è tutt'oggi 1 punto di riferimento diverso da quello che ho con i miei, ma sicuramente piu maturo e profondo
piu libero da condizioni che in genere si instaurano tra genitori e figli (almeno x mè è cosi)

Ok Baggio grazie della tua risposta (perchè hai iniziato un altro thread?..fa nulla..) Devo dire che mi è venuto d'istinto a dire mia figlia anche se 1) è vero che anche i genitori lo sono (specie mio padre, un uomo un mito) e 2) anche gli amici, anche se sono uno che ha poche amicizie vere...(forse per quello che sono importanti).
Buona giornata